Lo stemma di un Ente territoriale è un simbolo che raffigura la dignità, la storia, la personalità e l’immagine di un Comune.
I tre stemmi della storia di Monza
Lo stemma più antico
I comuni assunsero insegne araldiche appena conseguirono una personalità giuridica e un assetto politico-amministrativo, fenomeni avvenuti nel medioevo con la nascita dei “comuni liberi”.
Le città si dividevano in rioni (o forti) che a loro volta scelsero particolari bandiere o gonfaloni.
Le rispettive figure furono scolpite o dipinte sulle porte fortificate, sui palazzi civici, sui portoni patrizi e, in seguito,anche sui frontali e sui cancelli dei cimiteri.
Di norma, lo stemma era concesso dall’Imperatore o dal Vescovo.
L’araldica delle città ha un rilievo molto importante perché rispecchia, attraverso simboli e colori, la fase di nascita dei comuni liberi e le successive modificazioni costituzionali.
Lo stemma più antico di Monza risale a questo periodo. Era rappresentato da una luna rossa in campo bianco.
L’interpretazione simbolica rimanda alla teoria del potere imperiale (luna rossa) riflesso in quello papale (sole bianco).
L’unica versione rimasta di tale stemma si può vedere nel frontespizio miniato del Codice degli Statuti della comunità di Monza, conservato nella Biblioteca Capitolare del Duomo di Monza.
Un bassorilievo della Luna fu rinvenuto in una casa in via Lambro (denominata per questo “Casa della Luna”), ma si trattava di un manufatto dell’800.
Per altre notizie sulla Luna rossa, vedere il libro “Banderia Communi Modoetiae” di Giuseppe Riva, rintracciabile nella Biblioteca civica di Monza.
Lo stemma del periodo imperiale austro-ungarico
Nel 1816 il comune di Monza è elevato a rango di città, titolo che sarà ampliato nel 1857 con la “promozione” a rango di Città Regia.
Ferdinando I, Imperatore d’Austria dal 1835 al 1848, firma la concessione dello stemma alla Città di Monza in data 11 settembre 1835.
Il diploma è custodito nel Regio Archivio di Stato di Milano, Governo, Araldica, Cart. 59, e una copia della pergamena è conservata nella Biblioteca Civica.
E’ importante definire esattamente gli elementi inseriti nello scudo ovale.
La corona è evidentemente quella Ferrea, mentre la Croce è quella del Regno o di Berengario
La scritta (esametro) in latino risalirebbe ad Ottone III, incoronato imperatore a Monza nel 996.
L’attuale stemma
L’uso dello stemma e del gonfalone per gli Enti territoriali e morali è previsto come obbligatorio dal Regio Decreto del 13 aprile 1905, N° 234.
Ogni comune deve avere la propria insegna che lo indica, lo rappresenta, lo contraddistingue. Inoltre, lo stemma serve per rendere autentici e riconoscibili gli atti e le comunicazioni emanati dal comune.
Nel 1933 il comune di Monza presenta la domanda per ottenere il riconoscimento del suo stemma (quasi totalmente simile al precedente) e del suo gonfalone, allegando bozzetti realizzati dal pittore E. Ripa.
Riconoscimento che ottiene in data 29 maggio 1933. La trascrizione nei registri della Consulta Araldica, Libro araldico degli enti morali al vol. I, pag. 358, è invece datata 31 maggio 1933.
Da notare la “fantasiosa” raffigurazione della Croce di Berengario e della Corona Ferrea, non corrispondente alle forme originali.
Oggi, il Libro araldico con lo stemma di Monza si trova nell’Archivio Centrale dello Stato, Piazza degli Archivi, 40 - Roma.
Nel Regio Decreto, firmato dal Capo del Governo Mussolini, così viene descritto lo stemma:
“D’azzurro, alla Corona ferrea sormontata da una croce greca; il tutto circondato da una fascia d’argento con il motto Est Sedes Italiae Regni Modoetia Magni. Ornamenti esteriori da città.”
Il restyling dello stemma
Nel 2003 si è proceduto ad un restyling dello stemma comunale.
Un’operazione tanto importante quanto delicata, per non stravolgere il simbolo del Comune, ma limitarsi ad aggiornarlo per renderlo più funzionale alle esigenze dei nostri tempi e all'uso di strumenti di comunicazione più evoluti.
Tutti gli elementi dello stemma sono stati ridisegnati semplificando le forme per facilitare la loro leggibilità, anche a dimensioni ridotte.
Lo stemma di Monza è infatti particolarmente complesso, visto i numerosi elementi che lo compongono.
Nell’attualizzarlo si è voluto rimanere fedeli agli elementi già presenti nei due stemmi storici di Monza: quello del 1835, concesso dall’imperatore d’Austria Federico I, e quello riconosciuto con Regio Decreto nel 1933.
Le figure simboliche sono la Croce di Berengario (o del Regno) e la Corona Ferrea.
Il terzo elemento è la scritta in latino “Est Sede Italiae Regni Modoetia Magni”, esametro che risalirebbe ad Ottone III, incoronato imperatore a Monza nel 996.
Questi tre elementi-simbolo ben rappresentano i valori storici di Monza: prestigio culturale, politico ed economico.
Gli altri due elementi, corona turrita di città e scudo sannitico, sono invece obbligatori per gli stemmi degli Enti territoriali (Regolamento araldica civica).
Completano lo stemma i rami di quercia (la forza) e di alloro (la gloria), annodati alla base da un nastro tricolore. Questo elemento decorativo ha la funzione di rendere immediatamente riconoscibili gli stemmi civici.
Data creazione: Thu May 21 13:14:25 CEST 2015